L’anchor text è la parola o l’insieme di parole a cui viene collegato un link che rimanda ad un’altra risorsa presente sul web. Essa svolge un ruolo molto importante in quanto rientra tra gli elementi su cui si basano Google e gli altri motori di ricerca per posizionare le pagine dei siti web in funzione degli algoritmi. Proprio per questo motivo, imparare a utilizzare e a gestire nel migliore dei modi le anchor text vuol dire contribuire a una strategia SEO di successo. Attenzione, però: in caso di errori si corre il rischio di andare incontro a penalizzazioni che possono compromettere gli esiti del lavoro.

Le principali tipologie

A seconda degli obiettivi che si è interessati a raggiungere, sono diverse le tipologie di anchor text che possono essere utilizzate. Ci sono, per esempio:

  • le URL, che corrispondono all’indirizzo della pagina che viene linkata: in tal caso si parla di link nudi che non prevedono l’aggiunta di parole chiave;
  • l’anchor esatta, nel caso in cui essa consista in una keyword, o comunque in una sua variazione (a tal proposito ricordiamo che Google sta sempre più affinando la sua capacità di comprendere sinonimi e termini correlati);
  • testi di ancoraggio navigazionali, casuali o generici, che non includono cioè la parola chiave: si pensi, ad esempio, a espressioni come “Visita il sito”, “Clicca sul link”, “Scopri di più”, e così via; oppure a intere frasi in cui il link si configura come un pezzo di testo che contiene sia parole casuali che la keyword;
  • le anchor brand, ovvero quando la parola corrisponde al nome del sito o al brand che si intende promuovere. Ci sono poi le anchor text brand con la parola chiave target (o keyword branded), che richiedono una certa cura nella combinazione delle parole. Si tratta, in effetti, di collegamenti ipertestuali contenenti sia il brand che la keyword che si intende ottimizzare. Questa tipologia di anchor – lo ricordiamo – permette di migliorare la coerenza semantica del sito da promuovere;
  • le anchor senza ancora che – solitamente – vengono adoperate dai marchi più importanti: si tratta, in effetti, di collegamenti ipertestuali che escludono la presenza di testo poiché si basano esclusivamente sulle immagini. In effetti i link che derivano dalle immagini sono più importanti di quel che si possa credere: rappresentano infatti un’ottima soluzione per diversificare il link profile.

Utilizzo delle parole chiave LSI

Meritano, poi, una attenzione particolare le anchor text LSI, che costituiscono varianti delle keyword suggerite dai motori di ricerca (LSI è l’acronimo di Latent Semantic Indexing). Non si tratta, dunque, di semplici sinonimi, in quanto è lo stesso Google a individuare i termini simili in base alle abitudini di ricerca dei suoi utenti. A tal proposito ricordiamo che esistono alcuni tool online in grado di individuare le parole chiave LSI, ma è anche possibile trovarle manualmente grazie ai suggerimenti automatici di Google, ovvero quelli che compaiono sotto la barra di ricerca quando si comincia a digitare una parola e quelli che si trovano in fondo alla pagina (ricerche suggerite).

Vale inoltre la pena di conoscere le anchor text parziali, che sono simili alle LSI ma se ne differenziano perché non si fa riferimento agli strumenti di Google per identificarle.

Come distribuire le anchor text

In via preliminare va detto che per ottimizzare il proprio sito web è importante variare la tipologia di anchor test utilizzate. Per distribuirle poi nel migliore dei modi è consigliabile tenere conto di alcune percentuali che, pur non essendo strettamente obbligatorie, consentono comunque di ottenere risultati più che significativi.

In tal senso è opportuno che non più dell’1% delle anchor siano a corrispondenza esatta rispetto alla keyword di riferimento: gli esperti sostengono che più rare sono e più il sito diventa “potente“. Le più comuni dovrebbero essere, invece, le anchor text branded, per il semplice motivo che Google preferisce i marchi alle anchor orientate in ottica SEO. Circa un quarto dei link invece dovrebbe essere del tipo nudo: si tratta infatti dei collegamenti ipertestuali più naturali. Non dovrebbe superare il 5% la quantità di anchor text LSI e parziali, mentre per le navigazionali e generiche si può rimanere attorno al 20%: è sempre meglio non esagerare con frasi come “Clicca su questo link”, che rappresentano call to action fin troppo esplicite.

In effetti non esiste una risposta univoca alla domanda: quali sono le anchor text più efficaci per la promozione del mio sito? Ogni risorsa web – infatti – rappresenta un caso a se stante.  Tuttavia una buona strategia per individuare i testi di ancoraggio migliori consiste nell’analizzare le anchor selezionate dai propri diretti competitor. Inoltre non bisogna dimenticare che un uso sapiente e mirato dei testi di ancoraggio prevede anche che essi contribuiscano a facilitare la navigazione interna allo stesso sito web.

Dove pubblicare

Le anchor text possono trovare posto grazie ai cosiddetti guest post, ovvero contenuti testuali di buona qualità realizzati per blog e siti di settore e contenenti un collegamento ipertestuale diretto verso vostro sito. In questo caso il link in ingresso appare agli “occhi” di un search engine assolutamente naturale.

Per pianificare una buona strategia è opportuno mettere a punto una adeguata Tiered Link Building (piramide di link) che consiste nella realizzazione di vari livelli di link. La logica di questa strategia si basa sul fatto che man mano che si scende di tier (ovvero di livello) l’importanza del link in ingresso diminuisce: in altri termini quelli che stanno alla base della piramide sono i più scadenti, mentre quelli collocati nel livello più alto provengono da siti caratterizzati da una elevata autorevolezza.

Perché le anchor text sono così importanti

Nell’ottica dell’ottimizzazione per i motori di ricerca, i link e di conseguenza le anchor text sono molto importanti per garantire una valutazione dei siti web in termini qualitativi: i collegamenti consentono, tra l’altro, di verificare gli argomenti delle pagine e di conoscere il loro livello di autorevolezza in funzione di quello che viene messo a disposizione degli utenti che navigano il sito stesso.

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