La struttura dei link interni è fondamentale per garantire un buon posizionamento alle pagine web. I collegamenti ipertestuali che portano da una pagina all’altra dello stesso dominio consentono ai motori di ricerca di scoprire nuove risorse, ma soprattutto con un buon lavoro puoi comunicare le tue priorità.

Nello specifico, puoi indicare quali sono le risorse più importanti nella struttura del sito web. Un maggior numero di link interni, infatti, hanno un effetto sul posizionamento SEO. Certo, si tratta di un’attività SEO on-page limitata.

È differente dalla link building: in questo caso le menzioni arrivano da domini diversi, ma è lo stesso John Mueller a confermare la centralità di questo lavoro.

Internal linking helps us, on the one hand, to find pages. So that’s really important. It also helps us to get a bit of context about that specific page. Ovvero, cosa significa?

Il collegamento interno aiuta Google a trovare le pagine e a contestualizzarle. Il motore di ricerca capisce cosa c’è in un documento anche grazie alla struttura dei link. Una realtà che non riguarda solo il posizionamento sui motori di ricerca ma anche l’user experience (relazione tra la pagina web e l’utente).

Numero di link da inserire in una pagina

Per iniziare il lavoro di struttura dei link interni bisogna prendere confidenza con un concetto fondamentale: il numero ideale di collegamenti non esiste. O meglio, bisogna sempre ragionare in termini di economia: non si linka a caso.

Anzi, i link interni dovrebbero essere correlati alla materia che stiamo affrontando. Si sta parlando di SEO? I post linkati saranno legati semanticamente e non andranno a linkare temi superflui e incoerenti. Questo per due motivi fondamentali:

  • Non annoiare il pubblico con topic scollegati.
  • Mantenere l’argomento su temi correlati.

Obiettivo: rendere il documento in questione più utile possibile a chi cerca determinati argomenti. Senza andare fuori traccia. Il link juice (o equity secondo Moz) si distribuisce tra i vari link della pagina web. Cosa significa?

Più collegamenti metti e minore sarà il contributo conferito alla singola pagina web linkata. Quindi, non esiste un numero minimo e massimo di collegamenti da inserire nei tuoi schemi di link interni ma è cosa buona essere parsimoniosi.

Da leggere: come fare link earning con il blog aziendale

Struttura dei link interni e anchor text

Uno dei fattori decisivi per determinare buoni risultati dei tuoi link è il testo di ancoraggio che consente alle persone di cliccare e raggiungere la pagina. Al tempo stesso, l’anchor text aiuta i motori di ricerca a contestualizzare.

Google legge sempre il contenuto linkato e determina il topic da una serie di fattori differenti. Tra questi anche (e non solo) il testo usato per inserire il link.

Quindi, nel tuo lavoro di internal linking (anche per i menu di navigazione) è fondamentale usare anchor text descrittivi della pagina web. Le persone e i motori di ricerca devono capire cosa si trova dall’altra parte del link leggendo solo il testo ancora. Questo vale sia per un aspetto relativo alla SEO che all’UX.

Formattazione dei link interni della pagina

Spesso quest’aspetto viene ignorato o valutato in modo superficiale. Eppure è importante fare in modo che le persone sia in grado di riconoscere e usare i link nel miglior modo possibile. Quali sono le regole della formattazione?

  • I link devono avere un colore differente rispetto al font.
  • La differenza deve essere ulteriore se hai già cliccato.
  • Se possibile i link devono apparire sottolineati.
  • Dovrebbe esserci un simbolo per riconoscere i link in uscita.

Questa è la base di partenza, l’ideale. Non tutte le regole devono essere seguite ma di sicuro il link deve riconoscersi al volo, senza alcun dubbio.

Attenzione al target=”_blank” e alla possibilità di far aprire la pagina in una nuova finestra: meglio evitare per gli internal linking, è un problema dal punto di vista dell’user experience perché costringe l’utente a compiere un’azione non richesta.

Come inserire la struttura dei link interni

Spesso si cercano metodi per automatizzare questo lavoro che, sicuramente, esige un impegno quotidiano e un rapporto conoscitivo importante con il sito web.

Devi conoscere le pagine più importanti e sapere qual è l’anchor text utilizzato in modo da mantenere una certa costanza con la scelta del testo di ancoraggio. In realtà esistono alcune soluzioni che consentono di arricchire le pagine web con link interni in modo automatico. Non sempre, però, sono soluzioni utili.

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Soluzione comune. L’uso dei plugin per inserire post correlati alla fine dei contenuti può essere una buona idea per dare dei link interni ai motori di ricerca e ai lettori. Questo è giusto a patto che ci sia un lavoro adeguato.

Devi puntare sulla selezione dei contenuti: spesso questi plugin si basano sulla categoria o i tag utilizzati per archiviare il post e questo non è garanzia di coerenza degli argomenti. Il plugin ideale è Contextual Related Post. Motivo?

struttura dei link interni

Questa estensione di WordPress consente di scegliere i post correlati in base all’ID e non con l’automatismo delle tassonomie: una combinazione utile.

Link automatici

Conosco diversi plugin disponibili che consentono di automatizzare l’inserimento di link interni. Per determinate parole chiave puoi fare in modo che si aggiunga direttamente un link, scegliendo di evitare, ad esempio, gli header o altre aree del sito web. Come i commenti lasciati da altri utenti.

Anche in questo caso ci sono alcune indicazioni da considerare. Ad esempio? Meglio decidere in autonomia come e quando aggiungere link interni che dovrebbero tener presente anche del contesto: siamo sicuri che quel link sarà utile in quell’articolo? Gli automatismi non sono sempre l’ideale.

Da leggere: cosa sono i link nofollow

Struttura dei link interni e posizione

Ultimo punto da considerare: quando vuoi dare importanza ai tuoi link devi anche valutare la posizione all’interno del main content. Se aggiungi articoli correlati stai dando una visibilità diversa ai collegamenti rispetto a una scelta all’articolo stesso, magari nei primi paragrafi.

Combinazione ancora diversa se il link interno viene inserito in bottoni con call to action che attirano l’attenzione del lettore. Perché chi deve creare un sito web efficace deve valutare tutto, anche la relazione tra user experience e SEO. Vuoi un esempio concreto? Chiedi un preventivo, ti aiuteremo a creare siti web pensati anche per ottimizzare la struttura interna dei link.