Essere primi su Google è molto importante per chi ha deciso di sfruttare Google per ottenere maggior visibilità su internet. Il motivo è semplice: grazie a una posizione dominante nella serp (la pagina dei risultati) si possono intercettare maggiori clienti. E quindi aumentare i profitti del sito, le conversioni reali.

In poche parole il fatturato. A prescindere dal tipo di settore e dal modo in cui converti i visitatori in clienti, posizionarsi nella parte alta della pagina di Google vuol dire aumentare le probabilità di successo. Ma non è così semplice.

La riflessione continua, ci sono dei dettagli da valutare con cura per capire come e perché essere primi su Google. Ma soprattutto cosa comporta questa decisione.

Perché essere primi su Google

La risposta è fin troppo semplice: per aumentare le visite al sito web. In realtà c’è una motivazione più articolata, vale a dire la continua evoluzione della pagina dei risultati. Secondo Sistrix.com c’è un dominio incontrastato della prima posizione rispetto al numero di visite che si possono ottenere su Google:

“The average clickrate for the first position in Google is 28.5%. Beyond position 1 the percentage falls quickly: In the second position, the average clickrate is 15.7% and the in the third position 11%.”

La media dei click per la prima posizione su Google è del 28,5%. Purtroppo, la percentuale scende rapidamente al 15,7% per il secondo snippet e all’11% per il terzo. Proviamo a riassumere questi numeri con un grafico di sintesi.

Essere primi su Google

Quali sono le percentuali di click in base alla posizione nella serp?

Come puoi ben capire, chi si posizione in alto può godere della maggior parte delle visite di chi atterra su una determinata serp. Questi dati, però, devono essere contestualizzati in un contesto sempre in evoluzione e con numerose varianti. Senza dimenticare che i posizionamenti sono sempre volatili.

Da leggere: meglio restyling o sito web nuovo?

Non sempre l’advertising conviene

In alcuni casi può essere preso in considerazione il circuito pubblicitario di Mountain View per posizionare una pagina in prima posizione. Alcune ricerche hanno una competitività alta e per posizionare le pagine di vendita conviene investire in advertising. Però non sempre questa è la soluzione giusta.

Questa ricerca di firstpage.com mostra un aspetto molto interessante: anche se in prima posizione, e con un’etichetta di riconoscimento decisamente discreta, il risultato a pagamento ottiene solo il 2,1% di click. Cosa significa questo?

conviene essere primi su google

I risultati a pagamento e organici su Google.

 

Non devi essere per forza primo nella serp per ottenere buoni risultati. Soprattutto se l’intento di ricerca, ovvero ciò che l’utente desidera leggere dopo una query digitata, è rivolto alla ricerca di informazioni e non all’acquisto.

Ecco perché sia il posizionamento organico sui motori di ricerca che l’advertising su Google devono essere affrontati con una prospettiva strategica chiara.

E non solo con l’obiettivo di essere primi su Google: in alcuni casi, ad esempio con le vanity keyword, lo sforzo rischia di diventare inutile per la monetizzazione.

Come essere visibili su Google

Non è solo una questione di chi si posiziona meglio ma anche di superare determinati ostacoli che Google posiziona nella serp. Noi li vediamo così ma in realtà possono essere delle occasioni. Sia per l’utente che per l’imprenditore.

Ad esempio, per le ricerche geolocalizzate si possono ottenere ottimi risultati curando la local SEO e gestendo al meglio il profilo Google My Business.

Oppure si possono creare dei contenuti video per occupare nuove posizioni nelle ricerche di Google con un intento rivolto anche a queste esigenze.

La presenza di un video o di un’immagine in prima posizione su Google può fare la differenza in termini di quantità e qualità delle visite. Ecco perché la strategia SEO non può essere improvvisata. Come si articola tutto ciò?

L’importanza della strategia SEO

Non basta essere primi su Google anche perché, nel momento in cui le persone atterrano sulla pagina, devi offrire dei contenuti all’altezza del risultato.

Ha senso investire tanto per conquistare visibilità se la pagina di destinazione è lenta, i core web vitals lasciano a desiderare, il copy non descrive al meglio i benefit e le immagini sono poco curate? Meglio puntare al giusto posizionamento su Google come parte di un equilibrio più ampio, pensando anche all’intero funnel di vendita. Ma per fare questo hai bisogno di un contributo strutturato.

Da leggere: come scoprire nuovi mercati per il tuo sito web

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Non basta posizionarsi in alto nella serp di Google per raggiungere tutti i risultati in termini di business. È sempre l’insieme che fa la differenza: realizzare un sito web professionale è il primo passo, alla base però c’è un’analisi preliminare ben strutturata e una riflessione strategica in termini di keyword research.

Poi c’è un percorso di ottimizzazione SEO ma anche di gestione dei social. Vuoi maggiori informazioni per raggiungere la parte alta dei risultati Google per le keyword che realmente ti servono? Contattaci per avere maggiori informazioni.