Capire come difendersi dallo spam è importante per chi lavora con internet. Perché i messaggi indesiderati – che siano commenti sul blog o email non richieste – rappresentano una piaga da sconfiggere subito. Senza incertezze.

In parte perché tutto questo rappresenta una gran perdita di tempo dato che devi sempre valutare, ponderare e decidere se scartare o meno un messaggio.

Però il motivo principale che ci spinge a lavorare su come difendersi dallo spam riguarda la sicurezza: attraverso posta e messaggi indesiderati si muovono virus, malware, worm, trojan e truffe di ogni tipo. Per chi lavora online non è il massimo

Difficile gestire queste insidie. Soprattutto se i computer e gli smartphone contengono dati sensibili che non possono finire in mani estranee. Vuoi lavorare in sicurezza? Ecco i metodi per sconfiggere lo spam in modo efficace e concreto.

Usa un buon antispam per l’email

Questa è una regola fondamentale: per difendersi dallo spam le caselle di posta elettronica hanno bisogno di un sistema di difesa adeguato. Non puoi ospitare tutti i messaggi che arrivano e decidere in autonomia, volta per volta.

Di solito i servizi email gratuiti come Gmail o Libero hanno un sistema di protezione base, ma per chi ha un dominio di proprietà come ad esempio le aziende è necessario uno strumento professionale. In questo caso c’è bisogno di un programma antispam in grado di gestire falsi positivi in modo intelligente, senza ritrovarsi con messaggi email pericolosi nella posta in arrivo e comunicazioni di clienti nella cartella della posta indesiderata.

Una delle soluzioni migliori, e che proponiamo ai nostri clienti, è Zerospam. Si tratta di un filtro professionale in grado di garantire un’efficienza quasi totale (99.98%) contro la posta indesiderata.

Le email con messaggi pubblicitari molesti, trojan, worm, malware e phishing vengono bloccati prima ancora di arrivare nella tua email. Il rischio di fermare dei falsi positivi è annullato da un sistema di machine learning che apprende ciò che serve e un sistema di quarantena che puoi gestire dal pannello di controllo.

Questo software antispam è perfetto anche per le aziende che lavorano con molti dipendenti con relative email: senza un servizio antispam professionale metterebbero a rischio la sicurezza la rete aziendale. E in questi casi non ci possiamo accontentare di un filtro standard.

Da leggere: come migliorare la sicurezza di un ecommerce

Usa i captcha nei form del tuo sito web

Nella realizzazione di un sito internet devi valutare una serie di aspetti per combattere lo spam. Uno dei più efficaci riguarda la possibilità di inserire dei CAPTCHA nei form per inviare email. Questi campi costringono l’utente a scrivere dei caratteri per assicurare la presenza di un umano dall’altra parte dello schermo.

Spesso i messaggi spam vengono inviati da programmi che automatizzano l’invio di email con phishing e malware. Aggiungendo il captcha, magari con un plugin come quelli che trovi nella directory ufficiale di WordPress, puoi risolvere il problema ed evitare che sulla tua casella email arrivi spam dal sito web.

Aggiungi un buon plugin antispam

Altro aspetto fondamentale per evitare l’arrivo di spam nella casella email ma anche nel server del tuo sito web. Quando hai un blog all’interno del portale – o comunque uno spazio in cui le persone lasciano degli interventi – rischi di essere sommerso dallo spam lasciato da persone o programmi che vogliono farsi rapida pubblicità. Come evitare problemi? Semplice, installa Akismet e blocca lo spam.

Non condividere l’indirizzo inutilmente

O almeno non condividere il tuo indirizzo email senza criterio. Se ti iscrivi a servizi web poco affidabili probabilmente riceverai una marea di spam da gestire con un buon sistema di blacklist. O semplicemente disiscrivendoti dalla lista.

Una buona tecnica per combattere i messaggi di posta non desiderati riguarda sempre il sito web: non inserire il tuo indirizzo in chiaro, magari nel footer o nella pagina contatti. I programmi per intercettare nuove email da mettere nelle liste degli spambot riconoscono il formato e catturano il tuo nominativo. Usa la formula info [at] miodominio [.] it per avere maggiore privacy via email.

Devi riconoscere i messaggi indesiderati

Questo fa parte del tuo processo formativo: non puoi proseguire nella tua attività online senza un minimo di formazione sulla capacità di individuare i tratti tipici di un messaggio spam. Quali sono gli aspetti facili da riconoscere in questi casi?

  • Linguaggio roboante e sensazionalistico.
  • Propensione alle offerte vantaggiose.
  • Uso di tutto maiuscolo ed eccesso di punteggiatura.
  • Notevoli errori di grammatica e sintassi.
  • Tentativo di spacciarsi per aziende importanti.
  • Invito a scaricare qualcosa o a cliccare su un file.

La vera difficoltà riguarda la vastità dei possibili messaggi spam che potrebbero arrivare alla tua attenzione. Si passa dal semplice messaggio pubblicitario a quello che cerca di camuffarsi come comunicazione di Amazon, della Apple o dell’Enel per farti cliccare su un link e rubare i dati personali. La base di partenza?

Devi dubitare e verificare la fonte. In linea di massima non bisogna mai cliccare un link, scaricare un file o rispondere a un’email se non si è sicuri al 100%.

Non interagire con i messaggi spam

Sai cosa devi fare quando riconosci un’email di posta indesiderata? Mandarla nella cartella dello spam e inserire il contatto in una blacklist. Questo consente di sminare completamente la pericolosità dello spam inteso come malware o trojan, senza dimenticare il phishing. Quindi, quali sono le regole base da seguire?

Come difendersi dallo spam

Classico esempio di email spam.

Mai scaricare file (soprattutto se sono esecutivi, programmi o applicazioni) e cliccare link. In quest’ultimo caso si deve fare attenzione al dominio di atterraggio: spesso sono siti del tutto simili a quelli ufficiali, in realtà sono dei cloni che rubano i dati. Per questo bisogna evitare del tutto di visitare i siti web proposti in email che sembrano – anche solo in minima parte – poco raccomandabili.

Da leggere: quale software usare per inviare una newsletter

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