Quanti tipi di ecommerce esistono? Possiamo dire, con una buona dose di certezza, che ogni sito web è unico. E ogni azienda ha bisogno di attenzioni.

Quindi quando vuoi realizzare un sito ecommerce, un portale per vendere online i tuoi prodotti fisici o digitali, devi valutare l’idea di rivolgerti a una web agency in grado di trasformare le tue esigenze specifiche in pagine web che convertono.

Anche grazie a un posizionamento SEO su Google – e altri motori di ricerca – in grado di fare la differenza. Sia dal punto di vista tecnico che strategico.

Ma per riuscire in quest’impresa, che comprende un’opera di advertising sul motore di ricerca e sui social con una buona gestione della pagina Facebook, c’è bisogno di un’analisi preliminare strutturata. In grado di capire, in primo luogo, i tipi di ecommerce da valutare per creare quello adatto alle singole necessità.

Ecommerce B2C

Iniziamo la lista dei vari tipi di shop online con il modello storico, il più comune e diffuso: ecommerce B2C, vale a dire business to customer. Tradotto nella lingua di Dante? Si tratta del negozio digitale che si rivolge ai clienti finali. Qui abbiamo un uso ben calibrato di offerte, sconti, tecniche di web copywriting per convincere.

ecommerce b2c

Il classico ecommerce per clienti finali.

L’utente deve acquistare. La libertà che si può percepire rispetto ad altre tipologie di ecommerce (come vedremo in seguito) non deve ingannare: alla base c’è sempre un’analisi di start e un’ottimizzazione SEO basata sui dati. lo stesso vale per l’User Experience e la cura dei Core Web Vitals che danno stabilità al sito web.

Nella maggior parte dei casi le piattaforme utilizzate per sviluppare un negozio online B2C ruotano intorno a pochi nomi già noti ma sicuramente uno dei più quotati è Woocommerce, il plugin di WordPress. Questa è una scelta preferita da molti perché permette di semplificare la gestione anche da parte dei proprietari.

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Ecommerce C2C

In questo caso i consumatori vendono a clienti finali con l’aiuto di un sito web. Spesso si tratta di un sito web proprietario, in altri casi si punta sul marketplace. Ovvero un portale di grandi dimensioni e specializzato fa da intermediario online. E si prende una quota basata sulle vendite o una fee mensile di base.

Esempi di piattaforme specializzate in shop online C2C includono Amazon, Etsy ed eBay. Chi decide di procedere con un sito web indipendente spesso inizia con una struttura in dropshipping, che consente di ridurre spese e impegno in termini di magazzino (ma anche introiti e controllo sulle spedizioni al cliente).

Lo scopo di questo modello è quello di vendere i propri prodotti ma siamo in una fase ancora embrionale. L’evoluzione verso il B2C può avvenire oppure no.

Ecommerce B2B

Questo tipo di ecommerce è pensato per interfacciarsi con altre aziende che poi vendono ai clienti. Dietro al sito web c’è un’impresa con le sue esigenze e dall’altro lato dello schermo c’è una realtà simile. Con una visione diversa rispetto a quella che può avere un cliente finale mentre acquista un bene di consumo quotidiano.

tipi di ecommerce

Un esempio di sito B2B che vende libri solo oltre le 25 unità.

Tra i vari tipi di ecommerce, quello che si rivolge alle aziende può avere un aspetto esteticamente meno appariscente. E un lavoro di content marketing basato sulla necessità di soddisfare esigenze approfondite, tecniche. Chi acquista da un negozio digitale B2B ha bisogno di report, case study, dati, grafici e video tutorial.

La struttura non cambia rispetto alle altre tipologie di ecommerce. Però si ottengono risultati migliori se si usano template pensati per portali B2B. In questi casi parliamo di strutture più complesse ma non è detto che un ecommerce di questo tipo non possa essere realizzato con il già citato Woocommerce.

Ecommerce C2B

Ecco un tipo di progetto meno noto: Consumer to Business (C2B). Una strategia non comune ma sempre efficace: un consumatore vende i prodotti o scambia i propri servizi direttamente con le aziende. Ciò si verifica senza la necessità di un intermediario, quindi al netto di figure come quelle del grossista o del produttore.

Grazie alle disponibilità degli strumenti digitali – come un blog aziendale o un ecommerce – anche il singolo utente può raggiungere i piani alti della filiera e farsi trovare da aziende che hanno bisogno di fornitori specifici. Avere uno shop digitale ben strutturato e capace di farsi trovare diventa fondamentale.

Il tuo successo nel C2B dipende dalla capacità della web agency di aiutarti a creare un sito web pensato per il tuo mercato di riferimento.

E dalla tua volontà di sviluppare offerte adatte ai tuoi clienti. Si tratta di una decisione strategica che può aprire porte differenti al tuo ecommerce. Che deve essere sviluppato a regola d’arte. Su questo possiamo aiutarti noi.

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Queste sono le 4 tipologie di ecommerce. Ce ne sono altre? In alcuni casi si può parlare di B2G, business to government. Vale a dire le piattaforme che vendono alla pubblica amministrazione ma queste realtà, molto rare, si inseriscono nel macro-settore del B2B. D’altro canto puoi farti aiutare per decidere.

Questi dettagli si chiariscono insieme alla web agency che si occupa dell’analisi e della realizzazione del progetto strategico. Vuoi delineare questi aspetti così importanti? Contattaci subito per approfondire e chiedere un preventivo.